Memoria, la nipote di Bartali: “Nascondeva i documenti nei tubi della bicicletta, così mio nonno salvò 800 ebrei”

Di Filippo Agnelli

“Durante la seconda guerra mondiale quando Firenze era occupata dai nazisti… Mio nonno Gino Bartali era schietto, burbero, diretto. Nonna diceva che era un brontolone, che sembrava a una pentola di fagioli in perenne ebollizione. Eppure dalla sua bocca non è mai uscita una parola su quelle pedalate tra Firenze e Assisi per salvare ottocento ebrei, sul suo ruolo di staffetta segreta per consegnare documenti falsi che avrebbero regalato una nuova vita a famiglie intere perseguitate dai nazisti”

Fonte Repubblica

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